Il reportage fotografico, mutuando il concetto dall’ambito giornalistico, è rappresentato da una serie di immagini scattate per documentare un evento. Il racconto deve essere effettuato senza interferire nello svolgimento dello stesso, immortalando scene e situazioni così come esse si presentino all’occhio del fotografo. Quello appena espresso è o dovrebbe essere un concetto caposaldo di questo stile.
Negli ultimi anni anche nella fotografia di matrimonio si è andato diffondendo il concetto di reportage. Gli sposi vengono seguiti dall’obiettivo discreto che li fotografa durante tutte le fasi salienti della giornata, dalla vestizione fino al taglio della torta. Accanto a questa ultima tendenza, in perfetta simbiosi, poi, sempre più coppie desiderano una fotografia spontanea e vivace, in cui sorrisi e baci rubati abbiano la predominanza rispetto a pose poco naturali e, alle volte, anche un pò fantasiose e ridicole. Quali sono gli ingredienti giusti, dunque, affinchè il reportage di matrimonio sia perfetto ?
Il fotografo dovrà essere discreto e vigile, indosserà abiti consoni per confondersi tra gli invitati, non sarà mai eccentrico o protagonista ma avrà l’abilità di interagire con gli ospiti con gentilezza, per non disturbare e risultare molesto. A maggior ragione, dopo il rito religioso o civile, la sua dovrà essere un’opera di “osservazione della realtà”, cercando di intervenire quanto meno possibile, lasciando gli sposi liberi di parlare, di baciarsi, di passeggiare, scegliendo al momento la migliore location dalla quale ritrarre e fotografare.
Fondamentale è anche l’approccio emotivo-caratteriale con il quale il fotografo affronta le fasi antecedenti un matrimonio. Personalmente ritengo di fondamentale importanza entrare in sintonia, sin dalla prima conoscenza, con i futuri sposi ascoltando le loro richieste, le loro esigenze, dissipando i legittimi dubbi che potrebbero esserci. E’ molto importante capire che tipo di matrimonio hanno in mente, quali sono i momenti della giornata più importanti, a quali foto non vogliono rinunciare assolutamente. Parlare e confrontarsi aumenta la confidenza e l’intesa e tale condizione porterà benefici evidenti anche, successivamente, nel giorno della cerimonia perchè il fotografo non verrà visto come un corpo estraneo ma come parte integrante e gradita della stessa.
Giovanni Somma